Struttura tematica e scientifico-didattica del quadriennio 2012-2016.

 

I. 2012-2013:

L’incipit

Sul piano scientifico e su quello dell’offerta didattica, mediante singole giornate di studio oppure organizzando incontri per periodi più estesi, durante il primo anno la Scuola dottorale si è concentrata intorno al tema dell’“inizio” declinato nelle sue più varie forme culturali (letterarie, plastiche, architettoniche, musicali), in relazione alle discipline che convergono nella Scuola dottorale: ad esempio la fondazione, l’ingresso, la porta, il frontespizio, l’introduzione, il prologo, l’incipit, l’ouverture, ecc.

 

II. 2013-2014:

Dal progetto all’opera

Il tema-cornice del secondo anno è stato dedicato alla complessa vicenda genetica che collega, nella creazione dell'opera d'arte, il “pensiero iniziale” con il “risultato finale”. A seconda dell’orientamento delle ricerche nei singoli settori scientifici sono state messe a fuoco in particolare le tematiche architettoniche del progetto e quelle plastiche del bozzetto o dell’abbozzo. Sul piano della letteratura, ma anche delle arti, sono state affrontate questioni suscettibili anche di una riflessione teorica: abbozzi, cancellazioni, pentimenti, palinsesti, stratificazione delle intenzioni dell’autore verso quella che nella visione ermeneutica a posteriori si configurerà come la sua “ultima volontà”, ecc.

 

III. 2014-2015:

Caos / Cosmo

Nella terza fase del percorso si è imposta una riflessione intorno al rapporto fra la “materia confusa” da cui è scaturita la formazione e la maturazione dell’opera e l’“armonia ideale” che coinvolge le fasi di approssimazione alla sua fine. I temi al centro della discussione conclusiva della discussione di questa parte dell'itinerario, articolato sulla dialettica fra momenti teorici ed analisi della concreta fenomenologia storica e distribuito lungo l’asse di tutte le discipline coinvolte nella Scuola dottorale (letteratura e linguistica, arti, musica), sono state l’ordine vs il disordine, la struttura vs l’entropia, l’armonia vs la dissonanza.

 

IV. 2015-2016:

Conservare, interpretare, tramandare

Dopo aver affrontato il tema dell’ideale conclusione dell’opera, l’attenzione dei lavori, in conclusione del percorso, si è orientata verso quanto oltrepassa la diretta sfera d’azione e d’influenza dell’artista, dopo la “fine” dell’opera, a fondarne la tradizione. Gli argomenti trattati si sono così aperti a problematiche come quella dell’archiviazione, del restauro e dell’edizione, ma anche dell’interpretazione (e della riscrittura) o, ancora, ai processi legati alla definizione dei canoni. Si è quindi circoscritta la terna Conservare, intrepretare, tramandare, che ha permesso, come negli anni precedenti, letture diversificate, a partire dai punti di vista delle varie arti e discipline in seno alla Scuola.