• Adami Sofia

    Università di Trento - Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani

  • Allegrini Vincenzo

    Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia

  • Barsotti Susanna

    Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia

  • Bellucci Nikola D.

    Universität Bern, Institut für Archäologische Wissenschaften

  • Berardocco Virgilio

    Università della Svizzera italiana, Istituto di storia e teoria dell'arte e dell'architettura

  • Boglione Marcella

    Universität Bern, Institut für Archäologische Wissenschaften

  • Brunori Arianna

    Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia

  • Cauzzi Chiara

    Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani

  • Cellura Orfeo

    - Università di Roma Tor Vergata - Università degli Studi Roma Tre - Università della Svizzera italiana, Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura

  • Chiappetta Federica

    Università della Svizzera italiana, Istituto di storia e teoria dell'arte e dell'architettura

  • Comisso Irene

    Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani

  • Crippa Laura

    Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani

  • Dal Cengio Martina

    Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia

  • De Simone Sara

    Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia

  • Di Febo Giuliana

    Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani - , Sorbonne Université, Études italiennes

  • Donno Ruben

    Università degli Studi di Salerno, Studi Letterari, Linguistici e Storici (Dipsumdolls)

  • Duvia Cesare

    Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani

  • Emelianova Irina

    Università della Svizzera italiana, Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura

  • Fasano Alberta

    Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani

  • Forte Alessandra

    Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia

  • Franzoni Jessica

    Universität Bern, Institut für Italienische Sprache und Literatur

  • Gargaglia Elena

    Università della Svizzera italiana, Istituto di storia e teoria dell'arte e dell'architettura

  • Gianni Irene

    Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani

  • Gilodi Irene

    Humboldt Universität zu Berlin, Institut für Kunst- und Bildgeschichte,

  • Häni Richard

    Universität Basel, Department Geschichte

  • Jordan Lisa

    Freie Universität Berlin, Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut

  • Kleiter Christine

    Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut, Dipartimento Wolf

  • Lurati Patricia

    Universität Zürich, Kunsthistorisches Institut

  • Maronnie Bénédicte

    Università della Svizzera italiana, Istituto di storia e teoria dell'arte e dell'architettura

  • Massafra Sara

    Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani

  • Montefusco Teresa

    Università della Svizzera italiana, Istituto di storia e teoria dell'arte e dell'architettura

  • Ottria Ilaria

    Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia

  • Pennati Lucia

    Università della Svizzera italiana , Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura

  • Quadri Laura

    Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani

  • Rossettini Silvia

    Università della Svizzera Italiana , Istituto di Storia e Teoria dell’arte e dell’architettura (ISA)

  • Rossi Federico

    Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia

  • Saltamacchia Francesca

    Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani

  • Sbacchi Diego

    Universität Bern, Institut für Italienische Sprache und Literatur

  • Sermini Sara

    Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani

  • Sutter Vincenza

    Università della Svizzera italiana, Istituto di storia e teoria dell'arte e dell'architettura

  • Trentini Matteo

    Università della Svizzera italiana, Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura

  • Trissino Luca

    Università della Svizzera italiana, Istituto di studi italiani

  • Wagner Filine

    Universität Zürich, Kunsthistorisches Institut

  • Westermann Simone

    Universität Zürich, Kunsthistorisches Institut

  • Zacchetti Carlo

    Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia

  • Zanobi Marina

    Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia

  • Zimmermann Julian

    Universität Basel , Departement Geschichte

Virgilio Berardocco

Università della Svizzera italiana, Istituto di storia e teoria dell'arte e dell'architettura

Durata del progetto:

2015

Relatore/i - Relatrice/i:

Christoph Frank, Kornelia Imesch Oechslin

Progetto:

L'opera di Harald Szeemann tra anacronismo e fantasmagoria

Harald Szeemann (Berna 1933-Canton Ticino 2005) usava definirsi un “creatore di mostre” ed un “poeta dello spazio”. Un “curatore indipendente senza casa” che ha rivoluzionato le pratiche artistiche e i luoghi espositivi tradizionali, facendo della mise en scène artistica non solo un mestiere, ma una vera e propria forma d’arte. Il rovesciamento dell’approccio stilistico nella concezione e nell’allestimento delle mostre d’arte ha informato l’intera attività critica e curatoriale di Szeemann, il quale sostituì la vetusta dialettica stilistica con la prospettiva costruttivista ed emancipativa offerta dalla filosofia della différance. Uno degli obiettivi posti da tale progetto di ricerca consiste nel ripensare il peculiare approccio curatoriale dello studioso svizzero, che alla disposizione cronologica delle opere d’arte preferì un orientamento metodologico precipuamente tematico, collocandole entro un “reticolo organizzato di ossessioni” che privilegia l’anacronismo e la disposizione delle medesime per “somiglianze di famiglia”; ma si vuole riconsiderare l’eredità di Szeemann altresì alla luce del panorama artistico e curatoriale italiano, individuando possibili elementi di contiguità rispetto al lavoro di eminenti figure del mondo dell’arte come Arturo Schwarz e Germano Celant, coi quali questi ebbe pur modo di collaborare. Infine, s’interrogherà il suo prezioso archivio, fuggendo tuttavia le insidie nonché le lusinghe insite in ogni forma di monumentalizzazione, per accostarlo invece alle topografie emozionali quali la Carte du pays de Tendre posta a corredo del romanzo di Madeleine de Scudéry, Clélie (1654), o il Museo Marès (1893-1991) di Barcellona: non già un deposito chiuso e polveroso contenente documenti e materiali inerti con cui erigere monumenti, bensì un luogo capace di suscitare idee ed emozioni; un gabinetto di curiosità creatore di visioni e fantasmagorie.

Contatto email

virgilio.berardocco@usi.ch